Oltre le colline. Gustav Mahler, Kindertotenlieder



L’unica cosa che desidero è comporre. Quel che creo è per me soltanto. Prima o poi le mie opere saranno eseguite e diffuse; bisogna per forza essere presenti quando si diventa immortali?

Gustav Mahler



Oggi la musica di Mahler, esperienza spirituale di un artista sublime che ha intuito la Natura, rappresentato la Coscienza, ricercato l’Assoluto, è finalmente Arte universale, nel magma sonoro delle Sinfonie come nei paesaggi lirici dei Lieder, fusione di poesia e musica.

Nel 1901, alla svolta del nuovo secolo, congedato il fantastico mondo poetico del Wunderhorn, Mahler si rivolge al lirismo elegiaco di Friedrich Rückert, permeato di delicata mestizia. In rinnovate atmosfere sonore prendono vita i Rückert Lieder ed i Kindertotenlieder, gli struggenti canti di amore e morte, di Sehnsucht e Stille, fuse in mistica identità.

Nei Kindertotenlieder, nell’intensità del dolore e del ricordo, nel mistero aperto alla speranza, il musicista percepisce la segreta armonia del canto della morte e dà prospettiva metafisica alla visione dell’azzurro regno dell’aldilà per tentare di svelare la risoluzione ultima agli enigmi della vita.


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